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Behind the Obscene: Carmina, la escort universitaria

Arriva la seconda puntata di Behind the Obscene, la sezione in cui intervisteremo le ragazze di compagnia. La volta precedente toccò a Meritxell, oggi tocca a Carmina, una ragazza Messicana molto gentile e simpatica.

Carmina mi riceve nel locale di Còrsega, è molto emozionata per l’intervista neanche fossi la famosa Ana Pastor. Portava un vestitino a righe poco sofisticato, delle ballerine, i capelli raccolti e niente trucco. A compensare il suo look così sobrio c’era Sofia, un’altra ragazza che ha voluto assistere alla nostra chiacchera, lei aveva un completo di lingerie blu elettrico che non lasciava tanto spazio all’immaginazione…magari si a un raffreddore. Così tutte e tre andammo nella stanza numero 4, ci sedemmo sul letto e iniziai con le domande:

Raccontaci qualcosa di te, iniziamo dalla tua provenienza. Di dove sei? Tijuana, Messico.

Da quanto vivi in Spagna e da quanto sei in Apricots? 9 mesi in España e circa 7 in Apricots.

¿Perchè scegliesti la Spagna? Prima di tutto venni per studiare, e dopo due mesi iniziai a lavorare come ragazza di compagnia.

E con gli studi, hai lasciato? Il corso terminò e ora devo aspettare il titolo ufficiale.

Cosa stavi studiando? Giornalismo di viaggio.

Escort universitaria Carmina @Apricots

Dal giornalismo ai servizi di escort. Cosa ti ha portato a cambiare così radicalmente la tua vita professionale? Un po’ per curiosità e morbo, un poco per i soldi e pagarmi le spese universitarie. Al mio paese avevo un’amica che iniziò a prestare i suoi servizi di ragazza di compagnia e decisi di provare anche io. Quando arrivai in Spagna cercai in internet e incontrai una casa dove rimasi una settimana. Li mi parlarono di Apricots e ora sono qui. Con il tempo ti dai conto che è un lavoro come tanti, come andare in ufficio. Poi uno si abitua a guadagnare certe somme di denaro

Capisco che è per soldi se segui con questo lavoro. Ti sembrano realmente soldi facili da guadagnare? Si, ma anche perchè se il cliente pretende un determinato servizio che tu non vuoi offrire, non sei obbligata ad andare con lui, così è molto più facile. A volte succede che non c’è feeling tra le persone, e li è un po’ più difficile, ma solo in rare occasioni per fortuna. Inoltre, non tutti i servizi sono per sesso.

Con che tipo di uomini si fa più difficile la situazione, con i signori, i giovani o l’età non influisce? E’ uguale. Magari a volte i giovani arrivano dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo.I signori più adulti vengono per cercare un trattamento diverso, per parlare, a volte si sentono soli. Una delle situazioni più complicate è quando un cliente ti chiede di scopare senza preservativo; ma non lo farò mai nel lavoro. Altri casi meno scomodi, come gli uomini che vengono giusto per raccontarselo agli amici, e altri per approfittare fino all’ultimo minuto…

Ma scusa, in un’ora quante volte vogliono “consumare”? In un’ora di solito sono comprese due relazioni, ma spesso si finisce con una. Molte volte dopo che vengono, desiderano massaggi o parlare un poco…

E di cosa parlate? Di solito chiedo di dove sono, poi cosa fano nella vita, il lavoro… se sono turisti è ancora più facile perchè gli parli di Barcellona, se hanno visitato quel posto o quell’altro, se sono andati a mangiare a quel ristorante. Poi saranno loro che inizieranno a fare domande…

Provi piacere con i tuoi clienti? Alcune volte si e altre fingo, come facciamo sempre noi donne. Sono stata con clienti belli ma insopportabili. Per esempio, una volta vennero due ragazzi molto belli che volevano stare con me entrambi, 45 minuti, pagando solo mezz’ora e inoltre come se fossero una sola persona. Non c’era modo di fargli capire che questo servizio si paga il doppio. Alla fine scelsero anche ad un’altra ragazza ma per come si era evoluta la situazione si erano innervositi e iniziarono a prenderci a male parole. In questo caso fu molto difficile e desideravo che il tempo passasse rapido. In generale, non godo in base al suo aspetto fisico, magari non è un tipo bellissimo ma è un buon cliente, educato e tranquillo, quindi mi rilasso e mi godo più il momento…

E le tue relazioni sessuali nella tua vita privata? Giusto l’altro giorno Sofia mi disse che ci saremmo stancare di scopare tanto. Ma io credo che non è così, perchè se ti piace qualcuno e disconnetti dal tuo lavoro, puoi goderti dei bei momenti con questa persona. Quindi nella mia vita privata continua a godere con il sesso.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro, e cosa meno? Qui in Apricots, mi piace il fatto che guadagno bene, che ci sia un buon ambiente di lavoro e una buona relazione tra le ragazze. C’è molta flessibilità e non ti obbligano a fare cose che non vuoi fare, controllano molto le uscite agli hotel, verificano dove vai e con chi, questo ti da molta tranquillità. Quello che mi piace di meno è che a volte siamo molte ragazze, quindi c’è molta confusione, può succedere che tu stai riposando e un’altra ragazza ti svegli perchè sta staccando. Poi quello che odio sono i clienti pesanti, quelli che si credono che possono chiedere qualsiasi cosa senza pagare extra, o che non ti rispettino perchè si dimenticano che prima di tutto siamo persone.

Che consigli daresti a chi vuole seguire questo cammino? Le direi che questo lavoro non è eterno, che ci sono periodi migliori di altri e che anche i clienti si stancano di vedere le stesse faccie. Si possono credere che guadagno soldi facili ma bisogna utilizzare la testa ed essere intelligenti all’ora di gestire le proprie risorse, bisogna stare attenti alle spese. Non avrebbe senso lavorare duro molti anni per rimanere senza niente. Un’altro consiglio è che non facciano mai cose contro la loro voglia.

Alla domanda “Hai qualche aneddoto divertente?”, Carmina rispose che no ma intervenne Sofia: “Una volta un cliente mi chiese di ballare per lui, la cosa divertente fu che inizio a ballare con me, poi iniziò a imitare i miei movimenti, sembrava volesse sembrare me in quel momento. Alla fine ballava da solo e sembrava più di stare ad un corso di ballo che in un servizio di una escort. Ovviamente non facemmo sesso.”

Giusto in tempo a rispondere alla mia domanda che l’incaricata chiama a Sofia, un cliente la cercava. Le dissi “Mettiti qualcosa figlia mia, che prendi freddo” Sofia si mise a ridere dicendomi “Ora mi vado a scaldare bene, non ti preoccupare”. Così riprendo l’intervista con Carmina

Ti da fastidio se ti chiamano puttana? Dipende in che contesto me lo dicono. Per esempio, se te lo dicono per offendere è ovvio che non mi piace, o quando il cliente ti offende perchè crede di avere tutti i diritti visto che sta pagando. Ma in generale non mi molesta. Inoltre, tra di noi ci chiamiamo spesso “Putita”, tra le risate.

Cosa pensi della prostituzione di strada? Partendo dal fatto che ognuno può fare quello che vuole della sua vita e che non sei una persona migliore se lavori in una casa, per me lavorare in strada è qualcosa di pericoloso. Ma non lo vedo sbagliato moralmente, è più una questione di sicurezza, la strada non è il posto più tranquillo del mondo.

Potessi tornare indietro, rifaresti le stesse scelte?Se no, perchè? Magari no, si dorme poco, mangi male e lo sitle di vita non è equilibrato. Ma allo stesso tempo rifarei le stesse scelte, perchè ci sono molte cose positive che mi sono successe in questi anni grazie a questa professione. Quello che ho ben chiaro, è che non vorrei dedicarmi a questo per troppo tempo, preferisco vederlo come qualcosa di transitorio. In nessun momento mi pento delle scelte che ho preso perchè realmente ho vissuto cose che valeva la pena vivere.

Immagina a quando arrivasti dal Messico, se avessi avuto per un lato un’offerta di un lavoro normale, chiamiamolo così, e dall’altro la possibilita di essere escort. Quale sarebbe stata la tua scelta? Se fosse un lavoro normale dovrebbe essere qualcosa che mi piaccia molto, anche se comunque guadagnerei un cuarto rispetto a quello che guadagno come escort.

E quale sarebbe questo lavoro? Visto che hai studiato giornalismo di viaggio, ti piacerebbe essere giornalista o qualcosa relazionata con i tuoi studi? Mi piacerebbe di più essere autrice di programmi televisivi.

Ci hai mai provato? Al mio paese lo facevo, era molto divertente ma pagavano male. Qui in Spagna, non ho mai cercato un lavoro come autrice.

Hai un ragazzo? Rischieresti a dirgli la verità sul tuo lavoro? Non ho un ragazzo proprio per non dover dare spiegazioni a nessuno. Se lo avessi, magari gli direi la verità, dovrei solo trovare il momento più adeguato per spiegarglielo. Non credo che qualsiasi uomo sia disposto ad accettare che la propria ragazza vada con altri uomini, per soldi inoltre.

Parlando di soldi, c’è qualcosa che non faresti mai per soldi? Ci sono cose che faccio chiedendo extra ma a volte arrivano con la prepotenza in stile “Ho i soldi e faccio con te quello che voglio” e allora no, in quel caso non accetterei mai l’umiliazione solo per guadagnare. Non farei mai sesso senza preservativo, ne altre cose che possono mettere a rischio la mia salute.

Questa fu la mia ultima domanda. Rimasi alcuni minuti a parlare con lei, entrambe in comodità stese nel letto. Carmina non smise di sorridere per tutta la durata del nostro incontro, la sensazione che mi lasciò è che è una ragazza con la testa sulle spalle, capace di vedere sempre il lato positivo in ogni situazione…qualcosa che, sfortunatamente, la maggior parte di noi dimentica di fare. Grazie Carmina per avermelo ricordato.

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